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Poesia

Oppressione

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Opera di Vlad Balkin

Non so, forse sarà l’afa
di un cielo poco trasparente
il torpore incandescente dell’estate
– tutte le stagioni a modo loro
sono faticose
oppure i mobili che ingombrano la casa
arredi rotti senza più riparo
ma da qualche tempo uscire
ritornare
anche aver paura
è un’impresa impegnativa
ogni giorno difficile da dire
da riuscire
a sopportare.

MASSIMO SALVADORI

Nasco a Modena, ma rivendico ascendenze liguri, toscane, venete. Trapiantato a Napoli, rimango uomo di pianura: il grido dei gabbiani è una sorpresa quotidiana che ad ogni giorno e notte si rinnova. Insegno filosofia in un liceo di frontiera, ma i confini, si sa, sono un’invenzione e la realtà riesce anche a superare metafisica e immaginazione. Scrivo quando le parole assomigliano a quel che sento e sono: a volte penso, a volte vivo, il più delle volte devo invece impegnarmi a sopravvivere. Dal 2015 collaboro a LRì, un’esperienza azzurra di amici, amiche e di parole.

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