Preghiera della sera

Fammi restare in silenzio
concedimi di scendere in strada
di camminare da solo
senza ammalarmi, senza sudare
tenendo l’angustia vicina alla gioia
nelle tasche di un cappotto invernale
e custodirle in silenzio
ugualmente lontane dalle mani
e dal cuore.
Dammi uno, due giorni
non altro, per portare insonne qui in giro
il rumore profondo che fanno
perché ho un inquieto bisogno di continuare a sperare
di sapere che da qualche parte mi aspetta
qualcuno
che forse lo merito ancora.
Fammi una seconda domanda
e se non rispondo
domandami ancora
concedimi questo miserevole tempo
senza pensare al giudizio che si accompagna alla morte.
Se non rispondo, comprendi
è solo paura, paura che sia troppo tardi
che tutto rimanga innamorato
incompiuto
per sempre
lontano.
[Massimo Salvadori]

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