E’ una notte di coprifuoco, raffiche di vento spazzano le strade vuote. Sui vetri appannati delle finestre il calore si condensa in pallidi aloni. La luce delle stelle è offuscata dalle tante luminarie.
In groppa a un asino una donna gravida si stringe nello scialle e, sfidando il gelo, ogni tanto solleva il capo per incrociare lo sguardo dell’uomo che conduce l’animale.
“Eccoci di nuovo qui, come ogni anno” – dice Giuseppe.
“Ora bisognerà bussare a ogni porta” – dice Maria.
“Non ci apriranno. Stanno tutti festeggiando il Natale”.