La privacy

“Sai, amore, io non li capisco proprio questi che su Facebook mettono la loro vita in piazza, e raccontano tutto quello che fanno… cioè, così, possono leggerlo tutti, chiunque passa, anche gli sconosciuti… io proprio non li capisco. Che bisogno morboso hanno di far sapere agli altri tutti questi particolari? No, dai, ma è una forma di malattia, non stanno bene, non hanno una minima idea della privacy…”
Dice un tizio, in treno. Sarebbe più credibile se non lo urlasse, al cellulare, a tutto lo scompartimento, dopo averci ammorbato per un’ora con il racconto dettagliato di tutto quello che gli è capitato nell’ultimo mese.

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