La moltitudine dei Bagatti

 

Cosa significa? Per gli illuministi in realtà nulla, ma ha un suo fascino segreto anche per la mente più devota alla dea Ragione (dea che peraltro si è assentata dall’Italia per molti anni). Per i cabbalisti e per le maghelle sparse ovunque nella penisola è innegabilmente un proliferare di uno; nella Kabbalah all’uno corrisponde il massimo grado di potenzialità e la sephirot di Kether, che significa ”corona”.
Nei tarocchi marsigliesi corrisponde al Bagatto, un simpatico orafo di blu e rosso vestito, dotato di buffo cappello a larghe tese. E’ simpatico, forse clown, ma non è un joker; ha piuttosto qualcosa a che fare con l’alchimia, anche se sembra più interessato a produrre qualcosa di tangibile che ad elucubrare sull’Opus, sulle rubedo e sulle nigredo, sul rosso e il nero, insomma.
11/11/11 indica la moltitudine dei Bagatti, l’emergere di un talento artigianale, l’opera umile e salda di chi ogni giorno lavora per realizzare potenzialità spesso misconosciute?
Può darsi. E’ bello pensarlo in questo momento.
Se consideriamo invece gli 11 non come insieme di uno ma come numero intero, l’arcano corrispondente è La Forza, un tenero fanciullo che doma un leone. Forse è troppo semplice pensare che a essere domati siano i tassi, lo spread, la Bce, ma a volte scatenare il pensiero primitivo, nel cui scrigno sono racchiuse anche le speranze, è inevitabile.
Sommati insieme gli uno fanno 6, che è il numero degli Amanti, numero che non corrisponde, al di là dell’evidenza, all’amore profano e ai suoi Partiti, ma alla scelta fra ciò che eleva e ciò che porta a terra. Perché, anche se si è dotati delle migliori potenzialità, è solo facendo scelte chiare che le si possono far sbocciare nel mondo. Scegliere bene, quindi, e buon 11/11/11 a tutti.

 

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