Astroeconomia

 

Il più grande buco nero mai scoperto è stato individuato nella costellazione della Chioma di Berenice. È un buco nero con un identikit da brivido: la sua massa è 21 miliardi più consistente di quella del nostro buco di bilancio e la dimensione è pari a 10 volte il debito del sistema bancario mondiale. L’agenzia di rating OurStandards & YouPoor ha deciso immediatamente di declassare da tripla A a B la costellazione. Gli analisti pensano che le conseguenze per le economie dell’Eurozona non si faranno sentire prima di 336 milioni di anni luce, ma misure preventive sono già state prese da tutti i governi interessati. Misure drastiche, ma necessarie, a cominciare dal taglio netto di tutti i pensionati, che però potranno scegliere fra accetta, scimitarra e ghigliottina. I pensionati giapponesi hanno optato per l’harakiri. La dimensione del Big Hole è stata fatta valutando la velocità degli speculatori che gli ruotano intorno; una valutazione non semplice da effettuare. La domanda per la quale gli astroeconomisti cercano una precisa risposta è: come riesce un buco ad essere così massiccio essendo nato dalla morte dell’economia reale? Questa, dopo il suo collasso finale, lascia un nucleo minuscolo da cui si sprigiona una gravità talmente intensa da non lasciar sfuggire nemmeno un euro nascosto sotto il materasso dalla nonna. I buchi neri di bilancio sembrano essere il cuore costante delle economie capitalistiche. Più grandi e dissennate sono queste economie, più massicci sono i buchi neri contenuti al loro centro.

 

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