“Odo suoni ripetuti, ripetitivi.
Su ogni porta un nome
una storia.
Piano 11. Stanza 5. La tua.
Dagli occhi ti trapela la vita
– dentro un corpo che dice il contrario.
Ho varcato la porta dell’ inferno
dove lavorano angeli in camice.
Ora, ho chiuso la porta alle mie spalle.
Vigliacca, ringrazio Dio per esserne uscita.
Altrettanto vigliacca, e senza dirmelo,
odio Dio per averti portato via.”