Per Silvia P.

No, non ci andremo più, Silvia, a fotografare insieme le luci sghembe della maremma invernale – come ci eravamo promesse. Né gli specchi affilati delle lagune a primavera, o il gomito di Ansedonia, quando d’estate le regate lo riempiono di frecce. Né la Formica, che dalla mia parte la prospettiva infila in petto a Giannutri.
Tu, giovane, sei morta, e io sono vecchia.
Però ti giuro che ci andrò ugualmente, ti mostrerò le nuvole pazze di cielo che conosci benissimo – la lama di tramontana che appiattisce il mare, arrivando gelida da terra.
Ci andrò lo stesso, mi porterò i tuoi occhi, nella Canon Eos o nella vecchia Nikon, con il grandangolo e il tele 180.

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