Wisława nel web e per sempre

Wisława Szimborska  è scomparsa da alcuni giorni. Di colpo, alla notizia, un fiume di poesia ha attraversato il web. Tutti quelli che l’hanno amata si sono affollati a presentare le sue opere, con orgoglio, agli amici che non la conoscevano. Ognuno ha portato la sua testimonianza, il preciso momento di speciale bellezza che da lei ha ricevuto, e lo ha condiviso: come pane, come vino. E’ stato bello. Ognuno ha espresso la sua verità, il suo ecco le cose – la piccolezza e grandezza di noi umani. E chi non l’aveva mai letta ha ringraziato di tutto cuore. Wisława ci ha ridato la misura e il ritmo. Ci ha toccati.

Ora, anch’io voglio dire la mia. A lei, di persona.

Wisława, amica mia lontana, grazie. Le tue parole mi hanno abbracciata quando mi sentivo più sola, mi hanno scaldata quando più ho avuto freddo. Mi hanno riportata al significato quando sembrava scomparso per sempre. Le tue parole – che partono precisamente da dove le parole devono partire, e arrivano al centro della vita – mi hanno reso la parola e la vita.
Mi hai mostrato la semplicità e la potenza. Ho pensato: “allora è possibile, allora vale la pena, ha senso”. E ho ripreso il mio fardello, ho ricominciato a camminare. Morire, questo a un gatto non si fa….  E non l’ho fatto. Mi hai salvata.
Io la tua morte l’ho pianta, ma non per il dolore. Eri vecchia e la tua ricchezza l’avevi ormai sparsa a piene mani sulla terra. Ho pianto di gioia per averti conosciuta – certo, avrei preferito tenerti con me ancora per qualche anno. Ma è stata una tale fortuna averti come collega di umanità e aver sentito la tua voce in me, che le mie lacrime sono state di felicità.

P.S. : e porta un grazie anche a Pietro Marchesani, il tuo traduttore, che ti aspettava da un po’.

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