Lei alza le braccia, mentre parla, e si aggiusta i capelli sul collo. Fa caldo e raccoglie a chignon la massa riccia e scomposta. Guarda ora il ragazzo, ora l’uomo. Ride alla battuta del più giovane. L’altro, lo sguardo che passa dal chiaro allo scuro, le dice con voce cupa: «Smettila».
Il ragazzo sbircia l’uomo, abbozza un sorriso alla donna e va via.
Lei abbassa le braccia, toglie le mani dai capelli e gli chiede:
«Che hai? Che ho detto?»
«Invitavi anche lui?»
«Invitavo? Ma se stavo parlando di ieri, di quello che ho visto!»
«Invitavi! Hai alzato le braccia e ti sei sistemata i capelli»
«E allora?»
«Ti sei offerta, così, lo sai o no? Lui ha capito e se n’è andato»
«Lui ha capito, sì. Ha capito di te e di me. Glielo hai detto tu, non io».
La donna rialza le braccia nude e riprende a sistemarsi i capelli, il sorriso negli occhi, fissi su di lui.
Dopo qualche passo il giovane si volta, li vede insieme, scuote il capo e si allontana.