Sai che ti dico?
Mi sento seduta su un barile di dinamite e stringo tra i denti lo stoppino.
Ogni parola sarebbe scintilla perché i miei denti sono pietre focaie.
E dalla scintilla verrebbe fuori l’esplosione.
Basta un niente, meno di un niente: l’umanità ha il respiro trattenuto e non vede l’ora di buttar fuori l’aria.
Vedo noi, tutti insieme, che espiriamo creando un vento terribile, di fuoco acre, che brucia l’erba.
E allora zitta,
Con lo stoppino fra i denti,
In attesa di poter respirare senza odiare.