Energie rinnovabili

 

La telefonata che non arriva. Si trovasse il modo di convertire in energia l’intensità dello sguardo sul telefono in quel tempo di nessuno che segue un ‘ti chiamo’, avremmo risolto il problema del fabbisogno nazionale e forse ne avanzerebbe da vendere. Pari merito con le colleghe ‘le faremo sapere’ (lavoro) e ‘aspettiamo i risultati’ (salute), il generico ‘ti chiamo’ surclassa le altre per l’eccezionale estensione semantica: passione, vendetta, affetto, amicizia, amore. Il ‘chiamando’ in genere riesce a combinare le suddette categorie in milioni di modi. Nel caso fosse di genere femminile, le combinazioni non sono quantificabili con l’attuale sistema decimale. Esempio: abbiamo preso un caffè (amicizia) ma mi guardava in un modo! (passione). Sicuramente non mi chiama perché non vorrà contrariare le amiche con cui passo le serate (affetto), com’è sensibile! Questo genere di telefonata si declina in due tipologie: quella in attesa (speranza) che avvenga qualcosa e quella a seguito di fatto conclamato. Sulla seconda sorvolo perché se sento ancora una volta ‘forse ha perso il numero’ mi ruota la testa di 180 gradi come la bambina dell’esorcista e la mia cervicale non può permetterselo, mi concentro sull’altra. Sviluppi: Silenzio 24 ore: la norma Silenzio 48 ore: tipico, più frequente in caso di week end Silenzio 72 ore: si comincino a valutare alternative Dalle 72 ore in poi, tema libero: è sposato/fidanzato/siete troppo per lui/è uscito da una brutta storia/è molto impegnato con il lavoro e, come remotissima ipotesi, ma proprio a voler essere pignoli, non siete piaciute. Una cortesia: se la telefonata arriva in 24 ore buttate giù immediatamente. Mi rovinate la ricerca.

 

 

 

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