Caos

 

Sbaglio tempi, modi, gesti.

 

Sento i pensieri che arrivano come treni, non sempre veloci, ma potenti. E deragliano, abbandonano i binari e si prendono la responsabilità di riempire uno spazio vuoto.

 

Chi lo ha detto che scrivere sia facile?

 

Chi lo ha detto che basta mettere una parola dietro l’altra?

 

Allora quando la fatica è troppa – e non è necessaria perché si può vivere senza scrivere e pure gli altri possono vivere senza leggerti – i disegni prendono il posto delle lettere, dei punti, delle virgole.

 

Coi disegni posso deragliare, con la scrittura no.

 

La scrittura è disciplina (e certo lo è anche disegnare, ma non quando è puro divertimento, pura espressione di qualcosa che non sappiamo nemmeno cos’è).

 

Quindi questo è “Caos” e mi assomiglia moltissimo.

 

Forse.

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