Siamo una coppia affiatata, quasi invidiata, ci amiamo, ci rispettiamo, ma, finiti i tempi del sesso selvaggio, la posizione del missionario è il massimo concesso, e ora tocca a me, è ovvio, ravvivare il rapporto.
Così ho un’illuminazione: sex toys.
Vado on line, non certo in un triste sexy shop, e si apre un mondo sconosciuto: sex toys, bondage, novità sexy, accessori e una sfilza di altri prodotti. Santa madre! A leggere le descrizioni, finora ho avuto una vita sessuale castissima, mi sento una carmelitana scalza:
Palline anali e vaginali spooky love, le sfere dell’amore. Provocano delle potenti oscillazioni che amplificheranno le mie sensazioni. Amplificheranno? Perfetto, il mio primo orgasmo stereo in dolby surround.
Sqweel, simulatore di sesso orale, dotato di 10 lingue che ruotano per garantire l’orgasmo più e più volte. Multiorgasmo, una parola per me sconosciuta; un flebile gemito è l’apice del mio piacere, solo uno, non di più. Ah sì, ci fu una volta che feci due gemiti, indimenticabile!
Vibratore per coppia, un sex toy giocoso. La sua forma a C è studiata perché sia indossato dalla donna per stimolare al contempo clitoride e punto G. Orgasmi profondi e intensi. Finalmente avrò il piacere di conoscere questo favoloso mondo.
Per qualcosa di bondage, invece, Pleasure and Pain, morsetti per capezzoli. Ma la combinazione di dolore e piacere no, grazie, non fa per me.
Coi costumi, essenziali, sono andata sul classico da infermiera; però indossato dalla modella fa una figura diversa. Io, con i miei rotoli di ciccia su fianchi e pancia, i muscoli flosci delle braccia, sembro più un’infermiera stanca e obesa vicina alla pensione, ma un po’ di burlesque non guasta mai.
Dopo due giorni il pacco anonimo è arrivato, ho disposto tutti i sex toys sopra il letto e ho intravisto il vecchio bagliore di desiderio nello sguardo di lui, che preso dalla frenesia voleva provare tutto e subito.
Calma, perbacco! Dovevo prima indossare il mio completino sexy…
Sono andata in bagno, mi sono cambiata – rientro in camera e lo trovo che russa beato.
Mesta mi sono tolta il costume, ho indossato la camicia da notte in flanellina, prima di spegnere la luce ho dato un’altra, triste, occhiata ai sex toys e buonanotte in castità. Con un ultimo pensiero: l’orgasmo, la piccola morte, perché non il grande sonno?