Ungheria, profughi in fuga

 

Sono disperati, alle spalle li premono guerra e ingiustizie disumane. In Turchia qualcuno li soccorre, e loro sperano di oltrepassare la frontiera ungherese in ogni modo, anche con le carte false, purché la polizia non se ne accorga: chi non ha i documenti in regola viene subito arrestato. Sono migliaia, fuggono quando possono fuggire, la speranza la rincorrono al di là dell’orizzonte. Il governo magiaro traccheggia tra alleanze, polizia armata: si tratta di scegliere tra la sicurezza dello Stato e gli ultimi residui di coscienza umana.

Questa è la storia di tanti ungheresi, ebrei, 1944, seconda guerra mondiale. Le carte false le facevano Perlasca e Wallemberg, chi li aiutava in Turchia era il Nunzio Apostolico Angelo Giuseppe Roncalli, il futuro Giovanni XXIII.

Orban dovrebbe ricordarsene anche se allora non era nato.

 

 

 

 

 

 

 

 

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