Moisturizer’s Fantastic Voyage
Tutto è pronto: vasetti, tubetti, dischetti ovattati. I polpastrelli, attrezzati di creme, iniziano la traversata lungo i dirupi dell’effigie ovale, come nemmeno gli scalatori esperti.
Rimpolpante e antietà per la fronte, rinforzante e rivitalizzante per le guance, all’acido ialuronico e lattobionico rinnovatore per le tempie, da mettere all’angolo degli occhi proprio lì dove le galline impazzano con le loro zampette. La proteina della longevità è stimolata, ma se la pelle dovesse accusare stanchezza la zittirei subito con il prodigioso gel energizzante di nuova generazione, beato lui.
Apro il roll-on antiborse e antiocchiaie alla caffeina, che tra l’altro di mattina appena sveglia è doppiamente appropriato. Piacevole questo piccolo massaggio oscillatorio, peccato alluda un po’ troppo a un orologio a pendolo e dunque al tempo che passa.
Non posso indugiare più di tanto a rattristarmi, che già le braccia reclamano avide la dose di Omega3 di loro spettanza. Eccole subito accontentate e prima che la crisi di astinenza si faccia acuta spargo abbondante burro di karité su gomiti e avambracci. Sia mai detto io debba tradire qualche solco di troppo scostando il polsino, casomai mi chiedessero l’ora.
E le gambe? Vogliamo trascurarle? Nossignori! Non posso certo limitarmi alla vellutante e idratante, di questi tempi. Ormai la riequilibrante è d’obbligo, tanto per prepararmi ai mille equilibrismi del vivere che di lì a poco mi attendono al varco.
Ho finito? Macchè! Il cammino che mi aspetta anche oggi è impegnativo, non mi si chieda certo di affrontarlo coi talloni screpolati e gli alluci men che vellutati.
Ok, la muta di protezione è indossata.
Per i polpastrelli il viaggio di andata è concluso. Quello di ritorno è previsto per stasera, ovviamente, con latte detergente, tonico e cellular anti-age.
Esagerato feticismo? No no. È la vanity, bellezza!