Chiedo scusa agli amici che danno un’occhiata a queste mie noterelle: mi sono distratto e ho perso una settimana.
Il 17 novembre ho notato come alcuni quotidiani enfatizzassero in modo smisurato la vittoria di M5S a Sedriano, un comune della cintura milanese con una popolazione inferiore ai 15 mila abitanti. Come si sa in comuni di queste dimensioni non c’è ballottaggio; chi arriva primo prende il sindaco e una larga maggioranza di consiglieri.
“Primo comune lombardo per i pentastellati”, “E adesso Roma, dice Casaleggio”: i titoli erano di questo tenore, sostenuti da “servizi” abbastanza ampi ma privi di informazioni che a me sembravano essenziali, come ad esempio il confronto con le precedenti elezioni. La mia curiosità, eccitata dai titoli e non soddisfatta dai testi, l’ho saziata per mio conto.
Ho trovato dati che non autorizzavano cotanta meraviglia: M5S, per parlare dei vincitori, aveva perso 122 voti rispetto al 2013; meno di altri e, quindi era arrivato primo. Ho condiviso su questo blog i dati rintracciati, che hanno attirato l’attenzione dell’ottimo Dario Parrini; mi ha informato lui che domenica 15 non c’erano state elezioni amministrative solo a Sedriano ma anche a Cellino San Marco nelle Puglie e Taurianova in Calabria. Nel primo comune, anch’esso sotto i 15 mila abitanti, aveva vinto il candidato sostenuto anche dal PD; nel secondo – con più di 15 mila abitanti – se la sarebbero giocata al ballottaggio i candidati del centrodestra e del centrosinistra, alla pari dopo il primo turno. Anche lo scritto di Parrini lo trovate in questo blog.
Il ballottaggio a Taurianova si è svolto domenica scorsa, il 29 novembre, ma io non ne ho parlato; di qui le mie scuse iniziali. Anche se una qualche giustificazione potrei addurla, visto che non ne hanno parlato i quotidiani, a cominciare da quelli che quindici giorni prima avevano dedicato attenzione, spazio e stupore al voto di Sedriano. Ma mi prendo tutta la colpa e, sia pure in ritardo, pongo rimedio.
Al ballottaggio di Taurianova sono andati Rocco Biasi (centrodestra) con 3621 voti, e Fabio Scionti (centrosinistra) con 3528; ha vinto il secondo, 4169 contro 3944 (rispettivamente 51,39% e 48,61%). A confronto con il primo turno, in cui la partecipazione al voto aveva superato il 60%, c’è stata il fisiologico calo che si registra nei ballottaggi, ma ha votato, comunque, il 53,52%.
La notizia un titolo a una colonna forse lo meritava; se non altro da parte di chi a Sedriano di colonne ne aveva riservate ben più di una.
Ritengo così concluso il mio servizio. Alla prossima.