Carnevale

…e se aprile è il mese più crudele
il mese più ingannevole è febbraio
toppe d’azzurro, scherzi
una luce che brilla sopra un vetro
cappotto grigio e nero
tre ragazzine strette dentro un selfie
un palazzo rosato
quattro down per mano a due signore.
Gridano bancarelle a perdifiato –
mi dice: “c’è la vita”.
No, non mi spetta più,
la spina di speranza
oro che ammicca –
e il cuore serve solo a crisi d’ansia,
fame d’aria, balbetto.
Una bimba con due cornini rossi, come seta,
due genitori tre gelati, un figlio
“e quando sarai grande”.
Una fatina azzurra.
Mendicanti gentili le borghesi rissose – tutte in ghingheri.
Un germoglio mi spinge dentro il petto, forse è morte
o forse è un nuovo amore.
Sul marciapiede, galassie di coriandoli
aspettano il big bang

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