Nascete venendo espulsi dopo nove mesi di calda protettiva placenta, nelle braccia di una sconosciuta che vi taglia, vi lava malamente; già siete pronti a vomitarle in faccia, ma alla fine eccolo, il volto di mammà. Età del talco, odore di latte materno, latte politicamente corretto. Profumo mammario mischiato ad afrori meno nobili. Notti in bianco, con somma gioia delle madri: pochi sono i padri che di notte lasciano il talamo. Il bebè cresce, è gioco, tempo ludico tra pupazzi, libri colorati e cartoni animati. Finita la pacchia bambinesca inizia l’inferno adolescenziale. Zaino griffato, scuola, compagni, amici, è l’età dei brufoli, brufoli pieni di testosterone o estrogeni, brufoli politicamente scorretti. È la scoperta del sesso, del corpo. Ore frenetiche rinchiusi nei cessi, forsennate manipolazioni al riparo da occhi indiscreti, dacci oggi la nostra sega quotidiana. Corpi scolpiti nel tanfo di una palestra, croste di gel su chiome improbabili. Con il fisico siamo a posto. Preoccuparsi della prestanza mentale sarebbe il naturale e successivo passo, ma perché faticare quando vi fate capire con venticinque parole? Siete maghi dei videogiochi, avete lo smartphone da più figo del reame e tanto lei non ve la da! Per fortuna finisce la tortura, arriva l’età morbida, diciamo dai 30 ai 40 anni. Tutto si completa, il corpo guadagna in fascino. Sapete ogni cosa o quasi sull’arte del corteggiamento, il gioco di sguardi, sarebbe da stupidi non approfittare delle occasioni che si presentano, cercando l’amore, trovando il sesso. Ma lo cercate l’amore? Sincerità per sincerità, troppo faticoso mantenere un rapporto d’amore vivo e felice. Una famiglia la desiderate o comunque, anche se non la desiderate, per giunti limiti d’età o per amore vi sposate, sperando che sia la persona della vostra vita fino alla fine. Se poi finirà, sarà dolore per qualche tempo, vi riprenderete dalla batosta. Si sono ripresi tutti, datemi retta. Intanto la vita continua mica aspetta voi, dai, veloci! Raggiungete il massimo fulgore tra i 40 e i 55 anni, età variabile da persona a persona. Affabulatrici e affabulatori di cuori, questo è il momento di estrarre le frecce dalla faretra, se ne avete. Se invece siete rimasti alle pugnette e grugnite come un pitecantropo per voi è la fine: farete parte della categoria dei pataccari. Perderete le ultime, ghiotte occasioni che la vita vi offre e vi dovrete accontentare degli scarti, come la frutta e la verdura alla chiusura del mercato. Inizia il declino, non vi lamentate, è nell’ordine naturale delle cose. Per le donne seno che si arrende alla gravità, carne tremula, tonicità della pelle in rapido decadimento. Anche voi uomini mica vi salvate, pancia gonfia, capelli che cascano con una velocità rammaricante, erezioni sempre più rare. È l’ora dei perenni lavori in corso, ma i risultati li apprezzeranno solo gli amatori di nicchia. Un rimedio potrebbe essere un “ritocchino”, da quel ritocchino non ne uscirete più, prigionieri di un continuo “lavori in corso”. Una faticosa manutenzione, ogni sei mesi botox, ogni anno operazione al seno, liposuzione al torace, protesi del pene, un giro vizioso che vi stremerà. Ci sarebbe un’altra soluzione, la più logica: accettare il tempo che passa, non siete Dorian Gray, fatevene una ragione. Siete pronti per entrare nell’età dello zinco con cappotto di mogano per godervi il dovuto riposo.
Amen