Che incantevole parola.
Non ha spigoli. Rotonda, senza asperità e crudezze. Senza angoli o punte. Non ferisce e non taglia. E’ aperta.
I D E A R E. La D è dolce e la R, spesso lettera dura, dà invece energia e risolutezza.
Ha a che fare con il sogno, l’immaginazione, l’utopia, il fare, la creatività, l’amore.
Si, l’amore. Perché unisce sentimento a fisicità, azione a pensiero.
I D E A R E ha scritto le pagine più sublimi della storia umana.
I D E A R E è il volo della mente che non teme di precipitare; la complessa melodia del canto degli usignoli; le nuvole che disegnano forme nel cielo, le scompongono e le riplasmano in giochi eterni e sempre nuovi.
I D E A R E è l’onda vitale e perpetua del mare; l’ammissione della mente alle creazioni della Natura; l’essere e sentirsi Universo. E’ immortalità perché l’energia che sprigiona non avrà mai fine. Antitesi dell’odio e del disprezzo, della morte e della distruzione.
I D E A R E . Nessuno usa più questa parola che racchiude ciò che siamo di grande e inimitabile; quello che vorremmo e potremmo essere; il contributo di ognuno al migliorare se stessi e gli altri, la vita, il mondo. Peccato.