Da un lontanissimo mondo

Atomi: idrogeno, ossigeno, azoto, tantalio… così sino a esaurire le voci della tavola periodica.
Fanno poi seguito i loro composti, le complicazioni dei loro bizzarri elementi, le macromolecole organiche, i grassi e poi gli acetoni, le proteine, gli enzimi.
Da ultimo quella materia difficile e oscura che ne consegue: la chiamano vita.
Nel mondo ci sono le piante ma anche i sassi e il terreno, gli animali, le stelle, l’acqua dei fiumi e le onde dei mari. Ci sono anche gli umani, povere bestie che altro non sono.
Gli uomini non hanno le pinne e le squame, non sanno strisciare perché stanno eretti su due piccoli piedi. Presuntuosi lo sono da sempre, da quando sono apparsi nel mondo che non è solo loro.
Sanno anche farsi del male, e questo non mi pare un gran bene. Ma la mia è solo una voce, scrivo un appunto perché non posso parlare a nessuno.
Non posso permettermi di perdere anche questo lavoro. Attualmente mi trovo in un deposito oscuro, sotto il livello del suolo, lontano e isolato dal mondo.
Anche altri condividono la mia posizione. Sono l’archivista M141, classe seconda, scrittore turnista delle redazioni imperiali.

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