La nascita del Battista

Mio marito non parla. Sono nove mesi che è muto. Fa il sacerdote e capite bene che questo è un problema. E’ a Gerusalemme. Gli ho mandato questo messaggio: “il dono che Dio ci aveva annunciato è infine giunto”. Sono stanca. Resto a letto. La mia età si vede tutta. Ghirlandaio non ha nascosto proprio nulla. Gli ultimi ritocchi sul viso e sulle mani, li ha fatti fare ad un ragazzino.
Credevo che avrebbe cercato di ingentilirmi, magari alla maniera di Lippi o Botticelli. Invece ‘sto ragazzino ombroso, scostante, non ha avuto pietà. Mi ha ritratto proprio come sono. Una vecchia di quasi 50 anni. Ma sì. Meglio così. Non voglio nascondermi. Non voglio nascondere l’angoscia che mi assale. Ieri, mentre avevo le doglie mi è apparso un uomo, giovane, vestito di pelli. La testa, che egli stringeva tra le mani, ripeteva: “Ecco l’agnello di Dio che toglie i peccati dal mondo”. Basta! Non ci voglio più pensare. Ora sono serena. Il bambino sta bene. Le mie vicine mi sono venute a trovare. Mi hanno portato frutta, fiori. Mi aiutano. Mi consolano. Vorrei che questo momento non passasse più. Vorrei che anche tra duemila anni tutti potessero vedere questa povera vecchia, angosciata per il futuro del suo piccino, mentre si rilassa ascoltando le chiacchiere delle sue amiche.

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