SCATOLE E NASTRINI

Le raccolte segrete di mia nonna: bottoni, perline, fili di lana e di cotone, fiori di bomboniere, nastrini e veli, infine caramelle, le più segrete, una concessione, nonostante il diabete e il sovrappeso e per le quali non aveva il permesso.
Scatole in scatole via via più grandi, legate con fettucce ritagliate dalle sue vecchie calze di nylon.
Seduta nella sua poltrona, circondata da cuscini, coperta da un manto di lana da lei stessa lavorato a maglia, con le gambe sollevate sul piccolo sgabello di legno, presiedeva il cassetto più in basso del comò accanto a lei. Appariva inconsapevolmente imponente, altezzosa, come una regina investita del potere di chi ha un segreto oltreché di un potere ai più sconosciuto, il potere di chi dà valore alle piccole cose.
Nell’angolo in fondo le sue scatole erano nascoste come un tesoro prezioso, accessibili solo a chi come me conoscesse la mappa di questo suo piccolo, magnifico mondo fatto di niente, fatto di tutto.

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