Vita faticosa, quella di un eroe post-sovietico. A me poi piacciono le ragazze giovani, figurarsi com’è dura, com’è duro, con quelle. Ai giornalisti italiani scandalizzati ho dovuto spiegarglielo, in conferenza stampa:
– E se ci fosse stato in Italia un gruppo di ragazze incappucciate chiamato “la rivolta della passera”? E se fosse entrato durante un’omelia del cardinal Bagnasco in una cattedrale a cantare “Madonna liberaci da Berlusca-Bersani-Monti-Napolitano”? Le porte delle patrie galere si sarebbero aperte, no? Magari un confino a Ventotene, anche se non proprio in Siberia? E poi, sui giornali? Su “Repubblica” sculacciate pubbliche alle femmine dissacranti; come osano, queste sciacquette in cerca di vilipendiosa, irreligiosa fama? Le avrebbero anche tacciate di velinismo. Accusa che sarebbe venuta fuori anche dall’ala radicale: la rivolta della pussy è una lotta mediatica, a noi comunisti ci fa schifo. Non sono tre sciacquette in grado di fare la rivoluzione, ci sono di mezzo gli americani, Madonna e anche forse La Madonna, non c’è la classe operaia quindi chissenefrega: tutto il potere ai machos d’acciaio e alle donne costumate! Ps: viva la fica! –
Sono stato convincente, e cchecazzo karasciò, nessuno ha più fiatato.
Non chiedetemi come mai parlo così bene l’Italiano. No, niente Kgb, me lo ha insegnato un certo ex presidente liberale e libertino. Che bei tempi, con tutte quelle ragazze. E ora scusatemi, ho da fare, devo andare alla Lubianka a fare un ultimo tentativo con quelle due riot-tose. Prendo la Jaguar X o mi paracaduto direttamente dal mio Mig-Ustica1980?
Loro in silenzio. Bocche cucite, occhi di ghiaccio. Fiere, riot-tose di Santa Madre Russia. Ho la morte nel cuore e sul cavallo.
La pagheranno cara.
– Si-be-ria. –
Sibilo e sillabo. Mentre la mia fida guardia ex Kgb le chiude al mio sguardo per sempre, ejaculo sui miei pantaloni CCCP. Devo ricordare a mia moglie di smacchiarli. Stasera c’è la messa.
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