Redigere oggi uno scritto falso con lo stile di autorevoli istituzioni o di note personalità politiche è sempre più facile. Uno studio di due ricercatori di Global Pulse, un’iniziativa delle Nazioni Unite, mette in guardia dalle news generate non dall’uomo ma dall’intelligenza artificiale. Basta prendere un modello linguistico, scrivere l’incipit dell’argomento che si vuole trattare, farlo interagire attraverso un algoritmo con gli scritti tratti dal web di personaggi noti, e il computer genererà nuovi discorsi. L’algoritmo, per il momento, non sempre riesce a produrre documenti perfettamente corretti, ma bastano pochi ritocchi per eliminare gli errori. Inquietante, nello studio** dei due ricercatori, il discorso prodotto dall’incipit: “Immigrants are to blame”. (Gli immigrati sono da incolpare…). Sarà sempre più difficile distinguere il vero dal falso, perché lo stile e i contenuti dei documenti prodotti dall’intelligenza artificiale sembreranno credibili, man mano che l’algoritmo sarà perfezionato. Quando il numero delle fake news supererà quelle delle informazioni veritiere la situazione diventerà ancora più problematica.