Non ho l’attitudine alla casalinghitudine
Non trovo poesia in quella pulizia
pedestre di soffitti e finestre
né mi sento più vera nel tirare la cera
Stirare le camicie di base mi intristisce
(pure il cesso – lo confesso –
lavare mi par meglio di tutto quel miscuglio
di panni da stirare e poi da ripiegare)
Si accumula la nuvola
di polvere sottile e come in un canile
i peli fan la lana sulla poltrona/tana
del cagnolo di casa.
Mi son fatta persuasa
che l’indole spregevole
del mio temporeggiare sulle cose da fare
per l’ordine e la cura, derivi da paura
o meglio dal terrore di perdere le ore
da sempre dedicate a quelle belinate
che per te sono tali (per me mai marginali)
come questa rimina che scherzando declina
tale mia inettitudine di casalinghitudine