LE PALME

Quando si poteva uscire la domenica delle palme, insieme a Natale e Pasqua, era il festivo più gettonato dai cattivi cristiani, quelli come me che a messa non ci vanno mai.
Ma la gente, ora lo so perché li ho visti con i miei occhi, va a messa la domenica delle palme perché distribuiscono gadget: i ramoscelli di ulivo.
Diciamoci la verità, sono anti-estetici, stecchiti e sbriciolandosi lasciano pezzi di foglie dappertutto, ma l’italiano medio è ingordo di omaggi e quindi va e arraffa come può.
Ho visto persone aggirarsi furtivamente con mazzi alti 1 metro, ma perché? Li ripiantano per coltivare ulivi in balcone? Li usano per rifoderare il divano? Li rivendono su subito. it?
Resterò col dubbio.
Entriamo in chiesa a fatica e – cercando di non farci schiaffeggiare dagli arbusti altrui – ci avviciniamo al banco delle offerte. Io esagero e prendo ben due pacchettini minuscoli, plastificati, pratici.
Ci sediamo rapidamente e subito comprendo la gravità del mio gesto. Come faremo a sventolare la bandiera come tutti gli altri? Sono una madre pessima, lo so.
Intanto la chiesa è gremita, inizia la processione e la gente solleva i ramoscelli per la benedizione, UNA FORESTA TROPICALE. Neanche all’ultimo concerto di Vasco c’erano tanti accendini.
Alcuni non riescono neanche a tenerli in mano perché ne hanno presi troppi… Alla coppia seduta accanto a noi ho contato 12 pacchetti plastificati e due mazzi spropositati. Ad un certo punto lui si è alzato ed è andato a prenderne altri, per sicurezza, non senza raccomandare alla moglie: – Tieni questi, non li mollare eh? Arrivo subito.
Di certo temeva che io glieli rubassi!
Intanto mi guardo in giro basita, quasi in imbarazzo per le mie tristi due (sole) bustine. Ecco, mi dico, è un gesto simbolico. Invece ASSOLUTAMENTE NO. La gente crede si tratti di un talismano, un portafortuna che per essere attivato deve essere materialmente colpito da gocce miracolose di vapore acqueo magico. Infatti si sbracciano, sventolando il proprio bottino verde, assumendo improbabili posizioni per allungarsi ed essere il più vicino possibile all’aspersore.
Sia mai che la benedizione non vada a buon fine! Un po’ come… un acquisto su Amazon, la ricarica del cellulare, la connessione da casa che non funziona. Una tragedia.
Ecco. Cosa devo dire io che li ho presi plastificati?
E niente. Siamo nel 2020 e la gente non ha ancora capito che sono solo ramoscelli di ulivo e non campioncini di profumeria!

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