Oggi, 8 marzo, grandi parole sulle donne.
Io invece vorrei che questa giornata fosse la giornata dell’inginocchiatoio, del pentimento, delle lacrime degli uomini. Quelli che si astengono dall’essere parte del cambiamento e del rispetto, si limitano a battutacce ma proseguono con la discriminazione, che usano il potere, che insultano, costringono, privano, disprezzano, minacciano, colpiscono, violentano, ammazzano.
Sono loro a dover cambiare, loro a fare mea culpa, incapaci di comprendere la libertà, la consapevolezza, la qualità delle donne. L’ignorare dei maschi evoluti perpetua il massacro perpetrato dagli abbietti.
Voi uomini che davanti alle donne vi date di gomito, fate spallucce, che usate un linguaggio troglodita per riaffermarvi. No, non avete fatto neanche un passettino che non sia di facciata, e non siamo noi donne che dobbiamo imparare a difenderci, smettetela di chiedercelo, siete voi che dovete smettere di offendere.