La folgorazione quotidiana
di esser poco
quasi niente
in questa vita
in questo corpo
che attesta discontinua l’esistenza
di quello che è difficile da dire
l’amore, la mancanza
il bisogno difettoso
di custodire una speranza
irriducibile al dolore.
Amiamo quello che crediamo
di sapere
di toccare
senza precisione
illusione delle cose
senza nome.