Proprio in questi giorni, ottantuno anni fa, iniziava la più grande campagna di guerra aerea della Storia. La Luftwaffe di Hitler scatenò il 10 luglio 1940 un’offensiva senza precedenti nel tentativo di annientare la Royal Air Force e spianare così la strada all’immancabile (secondo loro) vittoria sulle forze alleate e alla conquista militare del regno britannico.
Anche noi italiani abbiamo partecipato, al fianco dei tedeschi, a quella che passò alla storia come la Battaglia d’Inghilterra, con 170 caccia, ricognitori e bombardieri della Regia Aeronautica e i nostri padri ce lo possono ancora raccontare, segno che di tempo non ne è passato così tanto come sembrerebbe a prima vista.
Meno male che i giovani leoni inglesi, guidati dall’osso più duro di tutti, Winston Churchill, resistettero, salvando l’Europa dal nazismo.
Meno male soprattutto che, da allora, gli europei non si siano mai più fronteggiati, né in cielo né in terra e né in mare, l’un contro l’altro armati. Meno male che in questi decenni armi, bombe e progetti di supremazia continentale si siano trasformati in guerre solo commerciali: aspre, certo, spietate anche, ma vivaddio incruente. Contese negoziate in grattacieli di vetro e acciaio da politici e burocrati che gli imbecilli trovano sempre il modo di criticare.
La vis pugnandi si è trasferita in rettangoli verdi, dove le cosiddette identità nazionali si misurano in combattutissime partite di calcio, anche queste puntualmente criticate da sciocchi e sopraccigliuti snob.
L’11 luglio 2021 la nostra magnifica Nazionale di calcio, guidata dallo stratega Roberto Mancini, ha vinto la sua Battaglia d’Inghilterra. Il Gen. Donnarumma ha respinto, insieme ai colonnelli Chiellini e Bonucci, ogni attacco nemico. Il Ten. Spinazzola ha sacrificato la sua incolumità in un’azione eroica. Gli incursori, Ten. Chiesa e Ten. Insigne hanno addotto infiniti lutti agli irriducibili avversari.
Il successo della campagna è stato memorabile e completo, ai nostri è stato tributato a Roma il dovuto, meritatissimo trionfo. Il bilancio finale recita: nessuna vittima. Tranne forse l’eccesso di presunzione del nemico.
E meno male.