Finalmente, col consueto ritardo, la spia ha cominciato a lampeggiare. I media mainstream si accorgono del pericolo incombente e i giornali si riempiono di analisi tardive su un movimento, i no vax, che sarebbe diventato improvvisamente il fattore di rischio più acuto per la società italiana. E lo è, senza alcun dubbio. Solo che non c’era bisogno che il libretto “Eresia”, opera di tale dott. Citro, scalasse le classifiche dei bestseller.
Al di là delle manifestazioni violente che hanno, ma guarda, colpito non singoli malcapitati/e ma “i giornalisti”, categoria da sempre invisa ai fanatici di ogni colore, è palpabile, nell’atmosfera mai libera da miasmi autoritari del Belpaese, un afrore malsano che va ben oltre l’esigua consistenza delle avanguardie vocianti in piazza.
Naturalmente i grandi media si rimpallano, a seconda dell’orientamento delle rispettive proprietà, accuse sulla primogenitura ideologica (se così si può dire) del movimento nichilista. La pista più battuta porta, non senza motivo, a radici di destra, considerata anche l’assidua presenza dei neofascisti a corroborare a suon di pugni e spintoni il nerbo delle già roventi masse attive. Ed è evidente in questo cruciale campo di battaglia, anche se i media si guardano dal farne parola, l’influenza dei guru destabilizzatori internazionali, da sempre abituati a spadroneggiare nella terra dove il sì suona, perpetuando sotto traccia e con mezzi altamente sofisticati, la cara buona guerra fredda che gli ingenui credevano un lontano ricordo.
Ma è un errore rovinoso ritenere che dietro il letale movimento no vax ci sia solo “la destra”. Se è vero che le solite squadracce approfittano, senza particolari motivazioni contingenti, di ogni buco libero per ribadire la propria esistenza in vita, è altrettanto vero che esiste, eccome, un filo che lega in modo più squisitamente ideologico i “transumanisti” (definizione di “Eresia”) ai successi clamorosi del Grillo vecchia maniera e al suo armamentario di complotti, terre piatte e vaffanculi ai “politici”. Ora, certo, si sono guadagnati la stima del principale partito di sinistra italiano e i salutari assalti dei no vax (al grido di “traditori!”) a gazebo e postazioni varie con la bandiera pentastellata. Ma la radice, abilmente nascosta dall’invenzione rassicurante del Contismo, resta quella. E l’obiettivo resta quello di scalzare lo sclerotico Pd dal trono, molto vacillante, del primato a sinistra. Provate a chiedervi quando, passata l’assurda buriana della lotta ai vaccini e al green pass, per chi voterà la massa di giovani, veri “rebels without a cause” del nostro tempo, ora come sempre stregati dall’eresia e dall’immaginazione al potere. Per il Pd di Enrico Letta?
A forza di tentativi, l’anello di congiunzione tra gli opposti estremismi è stato trovato. E non promette niente di buono.