La vita non ci abitua a stare soli

Ieri ho rivisto il mare.
Era passato tanto tempo
ma non volevo ricordare
fare il punto
tenere il conto delle spese.
Fingevo solo di estraniarmi
farmi assente
aggirarmi sulla superficie solitaria delle cose.
Invece c’ero, ci sono stato sempre
dimenticare era una finta
perché l’attraversare
fosse meno faticoso.
Non era coincidenza attendere in stazione
la vita appena una scintilla
l’ombra del futuro
stretta in fondo
dentro il cuore.
Ci sono giorni
che non appartengono a nessuno
niente è più sofferto
più lontano
la vita non ci abitua
a stare soli.
Ti voglio bene
ti ho voluto bene sempre
non era vero che avessi smesso di cercarti
quando gli anni sembravano dei mesi
settimane uguali a cartoline
nei negozi.
Mi affaccio oggi da un balcone
vedo il mare appena in uno screzio
il volo a mezzo cielo di un gabbiano.
Tu sei bella come solo tu lo eri
tutta la mia vita adesso come questo mare
tutta la dolcezza che ho perduto
una luce in lontananza
questo luccicare.

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