Dal tramonto all’alba

“Dovrei prenotare una visita cardiologica di controllo, con elettrocardiogramma, per il prossimo mese di giugno, possibilmente a Torino”.
L’italiano è corretto, il tono gentile mentre la voce risulta chiara e precisa. Mi lascia nome e cognome, e poi la data di nascita, classe 1929. Penso stia telefonando il figlio, invece il signore aggiunge ancora “se possibile andrei, come sempre, al Maria Vittoria”.
Mi complimento con il paziente che, con una risata, mi dice “sa, sono solo un diversamente giovane “.
Poche telefonate dopo ecco, invece, che chiama una ragazza.
“Dovrei prenotare lo studio del bacino per la mia bambina, è nata il 2 gennaio 2023”. Mentre cerco un posto disponibile entro il 2 di aprile sento, in sottofondo, la bimba emettere qualche verso e percepisco, chiaramente, la mamma mentre le sorride e la accarezza, pur parlando insieme a me.
E allora, per un attimo, penso che, nell’arco di pochi minuti, ho assistito, seppur in piccolo, al percorso della vita.
Dal tramonto all’alba.