Troppa gente intorno

Lo scrive l’autore, che lui non è precisamente uno scrittore, anche se le storie le sa raccontare benissimo. Storie minime, diverse tra loro, con una scrittura piana, spesso divertente. I personaggi sono tanti, forse troppi, e alle volte ci si perde nei vicoli delle loro vicende.
Il Bambino curioso che fa le “gàf” e che ha un nonno che legge “Le memorie di un ottagonale”. Il Poliziotto ventenne che i compagni di sinistra prendono in giro per la sua professione. Il Musicista che cerca l’armonia tra le note sue e quelle degli altri. Il Tassista che carica su tossici e delinquenti, ballerine svenevoli e vecchiette furbe cercando di non rimetterci la pelle per le strade di New York. Il Produttore televisivo circondato da Numeri Uno, Onnipresenti, Super giornaliste, Iene varie e masse di creativi squattrinati, pronti a vendersi per la “qualunque”. L’Immobiliarista che tenta di far comprare appartamenti situati in luoghi fatiscenti o su cui incombono imminenti scavi della metropolitana.
C’è infine l’Eremita che lascia tutto e tutti e che torna a vivere nella terra natia, la Toscana, in un borgo abbandonato, ricco di verde e di zanzare.
“Troppa gente intorno” è il titolo di questo lunghissimo romanzo (quasi 500 pagine) auto finanziato (Amazon) e scritto da Tommaso Vittorini, musicista, autore di molte e conosciute colonne sonore. Il sottotitolo recita: Memorie altrui, 1964 – 2020, anche se la memoria è forse emanazione di un unico personaggio.
Un personaggio che ha in sé tutte le debolezze, le fragilità, gli sbandamenti, le passioni di una vita qualunque, vissuta però sempre all’insegna dell’onestà verso se stesso e verso gli altri

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