Da Sarajevo con amore

Il mondo è sempre in guerra: non c’è pace né tregua. Ce li dimentichiamo dopo un po’, i conflitti sono lontani, pensiamo, e anche se sono vicini scacciamo via ansie e preoccupazioni. Perché si deve pur vivere.
Rosella Postorino (1978) torna, dopo “Le assaggiatrici” (2018-Premio Campiello – clicca qui)  con un nuovo romanzo storico, ambientato nel 1992 nella Sarajevo assediata e bombardata.
La prima scena si apre su una strada in cui una madre e un figlio di 10 anni camminano giocando a calci con una lattina di Coca-Cola. “A sorvegliarli finestre chiuse con tavole di legno al posto dei vetri, squarci aperti nei muri dei palazzi…“. Il bambino si chiama Omar: è timido, impacciato e sta sempre attaccato alla mamma, tranne quando lei, allo scoppio di qualcosa gli intima di correre via.
Dall’orfanotrofio di Sarajevo molti bambini, alcuni orfani, alcuni con i genitori dispersi, altri con famigliari vivi ma preoccupati per la loro incolumità, vengono trasferiti in pullman in Italia. Un viaggio lungo, disperante, in cui Omar è sempre più sperduto se non fosse per la presenza di Nada, una ragazzina tosta e coraggiosa, con gli occhi chiari e un dito monco, e per Danilo, uno più grande, anche lui tosto e autorevole.
I tedeschi lo chiamano “Bildungsroman“, romanzo di formazione: le storie dei tre ragazzi si intrecciano e si dividono, esuli in terra straniera eppure assorbiti, come nel caso di Danilo, nel galoppo della vita che va avanti. C’è chi quella vita nuova e rassicurante, come nel caso di Omar, la rifiuta, avvinghiato com’è al ricordo e alla ricerca della madre perduta. Collante di entrambi è sempre Nada, la ragazza con l’anulare mozzato, insofferente all’autorità, ai compromessi, che lavora di fantasia con la matita in mano.
Amore, guerra, atrocità, sofferenza e nostalgia: “Mi limitavo ad amare te” (titolo preso da una poesia di Izet Sarajlic, storico e poeta bosniaco), racconta di bambini diventati grandi, a cui è stata strappata non solo la terra, ma l’infanzia e l’adolescenza. Anche se nel finale, qualcosa e qualcuno sembra poterli finalmente riunire, aiutarli ad andare avanti nonostante loro stessi e i loro fantasmi.

Rosella Postorino -Mi limitavo ad amare te – Feltrinelli ed.

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