Camminano ancora sottobraccio, ma quasi abbracciati, uniti. Lui porta il basco come quando si conobbero, quanti anni fa? Cento? Lei ha sulle spalle uno di quegli scialli colorati di mille colori che la fecero descrivere come una magnifica, cangiante Paradisea. Il loro amore fu scandaloso, invidiato, furente. Si baciavano nei bar, per strada, ovunque sfacciatamente golosi l’uno dell’altra, avidi di baci, carezze, abbracci, languori. Si scandalizzavano le signore che pensavano di essere amate e che di fronte a quell’impeto disvelato capivano che era tutto diverso, l’amore vero, era la passione, l’ingordigia, la furia. Segnarono il loro tempo scrivendo, dipingendo, guardandosi scrivere e dipingere, amandosi mentre scrivevano e dipingevano. Stamane li ho visti, ancora abbracciati come allora, e mentre camminavano, senza parlare lui le diceva “ti amerò sempre”. “Anch’io”, rispondeva lei, solo con gli occhi.