Sull’orlo di una lama arrugginita
e corrosa dall’acqua e dalla terra,
sfilano i miei pensieri, consumati
dalle domande a cui non ho risposta.
Teorizzo una legge naturale,
semplice e ingenua,
senza sprechi nè aggiunte,
senza malvagità e stupidità,
in un mondo infinito di conflitti,
di pericoli e danni incalcolabili,
una catena di responsabilità,
un eterno legame di coscienza,
dove principio ed essenza fusi insieme
diano messaggi efficaci a quesiti illusori.
Conoscenza e sapere, verità e ragione,
sono fonti a cui attingo per costruirmi un’anima,
trascendente e sospesa nel tempo senza tempo,
che si abbandona al mistero del linguaggio nascosto,
che lega l’uomo all’essere, senza traccia di Dio.
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