Di coro ed altre frattaglie

 

Stamattina il coro greco mi aspettava nel bagno: ” Una lunga giornata…”
Eccoteli tie’
”…Di caldo e di lavoro. Sudera’ si’ tal caprone. Ed ora ella puranco si pesa, e peggiorera’ di molto il suo umore!”
Convengo. Prova costume persa definitivamente. Ma penso…
”No! Non si puo’ stare al mare con la maglietta: ella si rendera’ ridicola all’intera penisola!”
Caffe’ “Niente zucchero!”
Spalmo di nascosto marmellata di albicocche su una galletta di polistirolo
”La marmellata e’ uguale, sciagurata creatura!”.
Doccia, crema, mi asciugo i capelli

”Quanto e’ perso e’ il tempo dell’anziana donna!”
Fanculo. Profumo
“Bono profumo, optimus. Con cio’ che costa l’inutile diavoleria mangerebbe un intero villaggio di sventurati d’altri continenti…”
Mi vesto. Reggiseno e gia’ ho caldo. Quasi quasi…
”Ma ‘ndo vai!? La stolta! O si rinnovella le mammelle o continua a usare il ferretto!”
Caffettano e sandali, con reggiseno. Messaggio per la peruviana
“Tanto la fantesca non lo legge e fa solo quel che le garba. Se le garba!”.
Ciotola dei croccantini ( “sempre sti cazzo di croccantintini!” dice il cane)
ciotola dell’acqua (che tra dieci minuti e’ calda…” cane)
breve passeggiata a passo di corsa con bassotto corto pede (“ao’! Se fai sempre tardi mica e’ colpa mia!”sempre cane) .
Allarme, inchiavardata di tutte le serrature di porta blindata.
“ Tanto se i masnadieri vogliono entrare, entrano”
Garage, auto. Il coro sale in macchina e s’ammucchia dietro
“Quanto sudiciume in codesta carrozza! Financo la mantella dei tempi freddi, un dolciume e assai scontrini!”.
E no, la macchina non si tocca! mo’ basta: fuori dalle balle, coro!
Prima di uscire mi danno tutti un bacino. Sorrido e vado .

 

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