I miei cari che mi lasciano
me li porto addosso,
In testa, sulle spalle,
sulla schiena,sul cuore,
sulla pancia, sulle braccia,
sulle gambe, sui piedi.
Come cambio d’umore,
loro cambiano posto,
mi saltellano ovunque,
rimbalzando leggeri
sul mio corpo che è il loro.
Se mi chiudo a riccio,
loro sciolgono i nodi,
mi sussurrano e incitano,
se mi arrendo dubbiosa.
Con il suono dell’anima,
inudibile al mondo,
mi incoraggiano in coro,
mi si stringono intorno,
se rimango da sola.