Per Italo Calvino

Italo Calvino IL TEATRO DEI VENTAGLI con i bozzetti di Toti Scialoja

“Voce registrata di Fulgenzio – Invece, dietro alle cose forse si nascondono altre cose, e quelle, quelle sì potevano interessarmi, anzi, mi riempiono di curiosità.”

Nel 1977 Italo Calvino inizia una collaborazione intensa e suggestiva con Toti Scialoja, esponente dell’espressionismo astratto, scenografo teatrale, per una una trasmissione televisiva dedicata ai ragazzi che però non sarà mai realizzata.

“È il rovescio di ogni cosa che m’incuriosisce, il rovescio delle case, dei giardini, il rovescio delle strade, il rovescio delle città, il rovescio dei televisori, il rovescio delle lavastoviglie, il rovescio del mare, il rovescio della luna. Ma quando riesco a raggiungere il rovescio, capisco che quello che cercavo io era il rovescio del rovescio, anzi il rovescio del rovescio del rovescio, no; il rovescio del rovescio del rovescio del rovescio…” continua la voce di Fulgenzio ne Lo specchio e il bersaglio, una delle favole contenute nel libro Il teatro dei ventagli, pubblicato da Mondadori a cura di Mario Barenghi, che raccoglie il materiale di quella collaborazione: i testi, i bozzetti delle scenografie e i disegni dei costumi elaborati da Scialoja.

Il procedimento creativo che caratterizza la narrazione è quello a cui Calvino ci ha abituato nel corso degli anni e che rimanda alla “dimensione combinatoria”, tanto cara agli amici dell’Oulipo (clicca qui)

“Toti ha scritto una lista di oggetti a coppie, per esempio una grossa biglia e una piuma di struzzo, oppure una specchiera e un bersaglio. Io riflettevo su ognuna di queste coppie e lasciavo che nella mia immaginazione nascesse una storia teatrale”.

Gli elementi della scenografia intorno ai quali si snoda Lo specchio e il bersaglio sono:

Oggetti previsti (come da schizzi)

Una lunga scarpa gialla
Uno specchio (cornice e velo)
Un bersaglio fisso
Un bersaglio smontabile
Tre frecce
Una sagoma di arco senza corda
Una seconda sagoma di arco, di spessore maggiore e d’altro colore
Un sacco bianco
Molte sagome di cappucci-maschere
Frecce di carta
Pallottole di carta che aprendosi diventano fiori e farfalle.

Il Teatro dei ventagli, pensato per i ragazzi e rivolto come sempre agli adulti, induce a continue riflessioni, tra simboli, metafore, giochi di parole, con la scrittura che fa da contrappunto ai bozzetti di Scialoja.

Sei fiabe a cui se ne aggiungono altre cinque. Si sa che Calvino tra le altre cose era un premonitore; anche in questo libro non si smentisce.

Buona lettura

 

 

 

 

 

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