Costiera amalfitana: tra scogli, acque azzurrissime, cieli di porcellana, magioni da sogno, strade a gomito a piombo sul mare, si svolge l’ultima soap italica in cima a tutte le classifiche. I due protagonisti: una donna matura (Monica Guerritore) ancora di fascino nonostante l’età e un giovane di bell’aspetto (Giacomo Gianniotti), palestrato, sorriso ammaliante, si conoscono in modo fortuito e perdono, apparentemente, la testa l’una per l’altro e viceversa. Gabriella, la sessantenne, possiede e dirige un hotel di charme ereditato dal padre, mentre Elia, il trentottenne, non si sa bene da dove arrivi e cosa faccia nella vita. I due, dopo una breve fase di incontri guardinghi, precipitano in una complessa relazione di amore/sesso. Lui, o è nudo o è in mutande, e un brivido lo fa venire a tutte (anche alle ultrasettantenni come chi scrive NdR); pure lei, davanti a lui, si spoglia di tutto, non solo delle vesti ma anche di parte del patrimonio. Gabriella, oltre all’albergo, ha un ex-marito che l’ha cornificata più volte, e tre figli, tutti problematici: il grande, avvocato, ha ricordi traumatici della sua infanzia; la figlia femmina, Giulia, fa continui ritocchi e ritocchini per migliorare il suo aspetto; il figlio più piccolo, Nico, si aggira confuso e spesso strafatto tra gender, ragazzi gay, ragazze sexy e non capisce nemmeno perché sta al mondo. In questo variegato fondale (anche marino in senso letterale), continuano a prendersi e lasciarsi i due amanti, ormai sulla bocca di tutto il paese. Con flashback inutili sulla giovinezza di lei, finti colpi di scena, languidezze e incazzature, azioni legali inconcludenti la storia va avanti e si spera ardentemente in un finale che sorprenda. Flop!
L’unica cosa positiva è aver sottolineato quanto la differenza d’età tra due amanti sia ininfluente se a essere agé è il maschio, scandalosa se è la donna.
Sei episodi su Netflix, diretti dal regista napoletano Pappi Corsicato. La Guerritore de “Il Giardino dei ciliegi” dimenticatela, quell’attrice sensibile e talentuosa non c’è più.
Monica Guerritore Netflix Pappi Corsicato
Sono caduta nella trappola di “ma sì, una cosetta senza impegno” …neanche così è accettabile e credibile! La storia di un truffatorello che va comunque bene. Due attori spenti e non credibili
Proprio così!
👍❤
Il film ‘Il piacere è tutto mio’ affronta lo stesso argomento ma in modo molto più elegante. Questa è una soap di basso livello in cui anche la Guerritore sembra recitare male forse per non far fare brutta figura agli altri mediocri attorucoli
👍
Tutta la fiction gira attorno alla Guerritore per talento e fascino. Ma la storia non regge, non è credibile se non da un milione di euro al mese.