L’aroma della vita

C’è chi lo sorseggia in Piazza San Marco accompagnato dalle note di Stradivari, incantato dalla acquatica bellezza di Venezia.
C’è chi lo sorseggia davanti a un mare infinito nel suo turchese immenso, eterno, fino a confondersi con il cielo.
C’è chi lo sorseggia assonnato e assorto all’alba di un nuovo giorno, davanti allo schermo TV, alla nenia di pubblicità mattutine, fra notizie d’amore e guerra, di lacrime e sole.
C’è chi lo sorseggia in compagnia del figlio, attimo di una presenza felice, dopo ore e ore silenti nella casa di riposo.
C’è chi lo sorseggia al banco del bar, discutendo ancora del lavoro, come se non ci fosse un domani .
C’è chi lo sorseggia, sull’impalcatura, al davanzale della mia finestra di cucina, sua dimora per un tempo non definito. Coperto dalla polvere, con grandi occhi scuri, un italiano povero, povero anche lui, smilzo, due gambe sottili …
Vuoi un caffè, chiedo ?
Si, grazie. Siamo in tre, risponde lui, aggiungo: con zucchero ? …si.
Per un attimo il rumore assordante dei trapani e dei picconi si interrompe, mi dico: stanno gustando il caffè e il mio pensiero di madre, vola alle loro madri lontane .
Mi sento bene, mi sono sentita utile, in fondo accorgersi dell’altro e’ solo un atto di bontà e di condivisione, per iniziare bene il nuovo giorno.

1 commento su “L’aroma della vita”

  1. Accorgersi dell’altro,del prossimo che sta gomito a gomito con noi e noi,chiusi nei nostri egoismi ,non ce ne accorgiamo…

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