Cammino a passo svelto,
scavalcando pozzanghere,
colme d’acqua gelata
e di foglie appassite.
Una coltre di bruma
mi sovrasta la testa,
un pesante macigno
d’aria fredda e bagnata.
Guardo avanti e non vedo
che una fitta foresta,
intricata e contorta,
buia e spessa cortina.
Ma io avanzo imperterrita,
non rallento il mio passo,
vado avanti decisa
contro il muro di rami.
Con coraggio mi addentro
nella selva graffiante
e mi lascio alle spalle
il frastuono e le grida.