Troppo ignoranti per essere liberi

Da tutto il mondo vanno in America a studiare nelle sue prestigiose università. Harvard, Stanford, MIT, Yale, Princeton, Columbia sono piene dei rampolli di ricche famiglie europee o di principi arabi, di statisti indiani, di oligarchi russi o dittatori africani, asiatici e sudamericani. Chi può permetterselo manda i propri figli a studiare in America. Allora perché gli elettori americani sono così ignoranti da votare ogni quattro anni per un presidente demagogo, pregiudicato, che fa solo gli interessi propri e degli oligarchi, danneggia l’economia, e crea disuguaglianza?
Mi sconcerta la tendenza di metà della popolazione a ignorare la separazione fra Stato e Chiesa (Primo Emendamento della Costituzione). La fede è una questione individuale, non puoi imporre le tue credenze agli altri. Per cinquant’anni l’aborto è stato legale, e la Destra Cristiana ha preteso la sua abolizione. Negli Stati repubblicani, hanno imposto l’insegnamento della Bibbia nelle scuole, pur sapendo che non tutti i cittadini sono cattolici o protestanti. Quando si avvicinano le feste di fine anno, Trump attacca: “Ci vogliono togliere il Natale!” Alcuni deputati repubblicani si sono fatti fotografare sotto l’albero di Natale con il coniuge e i figli che imbracciano Kalashnikov e altre minacciose armi da guerra.
Trovo oltraggioso, da quando Trump fu eletto nel 2016 con 63 milioni di voti, che un Presidente degli USA ignori la separazione dei poteri Esecutivo, Legislativo e Giudiziario. Nel 2020 Trump disse: “Quando qualcuno è Presidente degli Stati Uniti, la sua autorità è totale”. Ha licenziato ministri di Giustizia che non eseguivano i suoi comandi, beffandosi dell’indipendenza del ramo giudiziario. Ha fatto altrettanto con i “suoi” Generali. Si è comportato da monarca assoluto. Ingiustificabile è stata la reazione fiacca dei media a questa violazione di ogni principio democratico. C’è poi da stupirsi che nelle elezioni del 2024 Trump abbia ricevuto 77 milioni di voti?
Metà degli elettori americani non trova nulla da ridire sul fatto che il Ministro di Giustizia prenda gli ordini dal Presidente per perseguitare i suoi “nemici”. Nella campagna elettorale 2024, Trump non si è vergognato di proclamare che userà l’esercito per arrestare e imprigionare i capi democratici dell’opposizione e i giudici che lo hanno condannato o messo in stato d’accusa. Il suo estremo disprezzo per i fatti è noto, ma i milioni che hanno votato per lui non sembrano accorgersi del suo disprezzo per la Costituzione. Quando Joe Biden vinse nel 2020 con 81 milioni di voti, i 74 milioni che avevano votato per Trump non sono scomparsi nel nulla. Col crescere della disinformazione e manipolazione dei social media, gli elettori disinformati sono cresciuti a dismisura.
“La forza posseduta dalla propaganda totalitaria sta nella capacità di tagliar fuori le masse dal mondo reale. Le masse sceglieranno sempre l’ideologia più fantasticamente falsa, e saranno pronte per essa a pagare con sacrifici individuali, perché nel disastro generale questa fuga dal reale garantisce loro un minimo di amor proprio. Un misto di dabbenaggine e cinismo sono le caratteristiche della mentalità delle masse”. Hannah Arendt, “Le origini del totalitarismo”
Ho trovato il video di una conferenza tenutasi a New York nel 2018, durante la presidenza Trump. Ospite oratore era Timothy Snyder, professore di Storia a Yale e autore di opere sull’Olocausto e sulla Tirannia. Snyder disse che alcuni sopravvissuti all’Olocausto lo avevano contattato per dirgli che i discorsi di Trump ricordavano tanto quelli ascoltati in Germania nel 1933. Snyder disse una cosa semplice e sorprendente: “È colpa nostra, se tanta gente non sa nulla della Costituzione e della separazione dei Poteri. Abbiamo smesso di insegnare Educazione Civica nelle scuole”. Gli anziani tra il pubblico sapevano che questa preziosa materia, che insegna cos’è una democrazia, era stata dimenticata dagli anni ’60. Intere generazioni, ora adulte, pensano che a ragione Trump possa arrogare a sé tutto il potere.
Snyder aggiunse: “Tutti parlano del leader, che parola odiosa. Leader vuol dire Duce in italiano, Fuhrer in tedesco. Il nostro Presidente non è un leader, ha solo il potere esecutivo, limitato dal Congresso (potere legislativo) e dal potere giudiziario. Ma anche i giornalisti, che dovrebbero INFORMARE, dicono leader, leader, leader”.
Da sessant’anni la prima democrazia della storia moderna ha smesso di insegnare ai propri figli cosa significa democrazia. Allora sono andata a cercare come siamo messi in Italia. Aldo Moro introdusse Educazione Civica nelle scuole medie e superiori nel 1958, due ore al mese obbligatorie. La materia fu rimossa dai programmi scolastici nel 1990 per mancanza di fondi. La materia è stata ripristinata nel 2020, ma affidata a docenti senza competenze specifiche. Per trent’anni abbiamo cresciuto una generazione di analfabeti della democrazia. E poi ci stupiamo dell’ignoranza degli elettori?
Trump pensa che gli americani non siano ignoranti abbastanza se, in un’intervista di quest’estate con Elon Musk, ha detto che una delle prime cose che farà sarà chiudere il Department of Education, che finanzia le scuole pubbliche. Questo ministero fu creato da Jimmy Carter nel 1979, separandolo dal “Dipartimento di Salute, Educazione e Welfare”. Ronald Reagan voleva abolirlo, ma fu convinto a non farlo perché l’America stava perdendo competitività, ed era necessario che gli studenti ricevessero un’educazione di alta qualità. Il Department of Education finanzia le scuole pubbliche più povere e gli studenti disabili. L’amministrazione Obama regolamentò le scuole pubbliche per impedire azioni discriminatorie, come espellere studenti neri in percentuali maggiori rispetto agli altri. Trump abolì queste regole. Biden le ha ristabilite, con maggiori protezioni per studenti LGBTQ. I Repubblicani hanno fatto causa al governo, e negli Stati repubblicani, come la Florida, hanno ratificato leggi che proibiscono libri sulla schiavitù e l’omosessualità, leggi contro l’insegnamento della storia della schiavitù e contro le minoranze LGBTQ nelle scuole. In USA (come nella Russia di Putin) viene usato lo sdegno popolare contro le “mostruose devianze sessuali” per silenziare il dissenso e mascherare il razzismo.
Il “Project 2025” dell’estrema destra, di 900 pagine, ne dedica 44 all’abolizione del Department of Education. Vogliono sostituirlo con le scuole private, già attive negli Stati a governo repubblicano. Molte scuole pubbliche stanno chiudendo per via dei “voucher” (buoni) che permettono ai genitori di scegliere tra scuole pubbliche e private. I voucher esauriscono le risorse del Ministero e affamano le scuole pubbliche dei distretti più poveri. Nelle comunità nere e latino-americane, le scuole chiudono lasciando milioni di studenti senza educazione. Il Progetto 2025 devasterà l’educazione pubblica, dirottando tutti i fondi dei contribuenti alle scuole private (già finanziate dalla Destra Cristiana), sanzionando la discriminazione razziale e anti-LGBTQ, proibendo certi libri e certi argomenti nelle classi.
L’americano medio è già poco istruito, disinformato. La TV americana è mediamente ideata per un pubblico col livello intellettivo di un adolescente. Il continente è così grande che i telegiornali parlano soprattutto di eventi locali, raramente di quel che succede nel resto del mondo. Chi va a votare non fa neppure attenzione a ciò che succede ogni giorno in politica. L’“HuffPost” in un articolo del giugno 2024 scrive di “inconsapevolezza dovuta a mancanza di curiosità, incuranza o pigrizia” che conduce a una società sempre meno informata, quindi ottusa. L’invincibile “fallacia dell’ignoranza” porta a difendere la propria posizione rifiutando di considerare i fatti che la contraddicono. “Non importa quel che dicono gli esperti; nessuno mi convincerà che sono in torto”, rispondono gli incalliti MAGA ai giornalisti che li intervistano.
Fino agli anni ’70, l’educazione e l’intelligenza erano apprezzate in America. Le celebrità intervistate nei talk show erano scrittori, artisti e scienziati. Oggi le celebrità sono persone senza talento, ignoranti, che appestano gli show televisivi e i social media col loro comportamento odioso.
Secondo un’indagine dell’“Institute for Citizens and Scholars”, due terzi degli americani intervistati non sanno nominare tutti i tre rami del governo, e un quinto non sa nominarne nessuno. Come si fa a giudicare la responsabilità e capacità dei candidati politici se non si conoscono le prerogative di ogni ramo del potere e come questo potere è controllato dagli altri due?
La studiosa Susan Jacoby, in un testo del 2008, “The Age of American Unreason”, già aveva notato un inquietante cambiamento nella cultura: “lo svilimento dell’intelligenza”. Scrive Jacoby: “Durante gli ultimi 40 anni, le tendenze anti-intellettuali endemiche in America sono state gravemente esacerbate da una nuova specie di semicosciente anti-razionalismo, una cultura popolare ignorante nutrita di immagini video e di rumore incessante che non lascia spazio alla riflessione e alla logica”. La stupidità è di tendenza, l’ostilità alla conoscenza e alla scienza è accettabile, e chi sfida gli ignoranti è considerato riprovevole.
Se i cittadini non sanno cosa dice la Costituzione sulla separazione dei Poteri, se metà degli americani crede alle menzogne di Trump, voteranno contro i propri interessi. Thomas Jefferson diceva che “una nazione ignorante non sarà mai libera”. Il nostro Italo Calvino osservava: “Un paese che demolisce l’istruzione è già governato da quelli che dalla diffusione del sapere hanno solo da perdere”.
Gli Stati Uniti hanno il più alto livello di disuguaglianza di reddito al mondo. Molti americani poveri non hanno accesso a una buona educazione e gli immigrati non parlano neppure inglese. Secondo “Newsweek”, il 40% della ricchezza materiale è posseduta dall’oligarchico 1% della popolazione, mentre il 40% più povero possiede solo l’1% della ricchezza.
Secondo un sondaggio Ipsos-MORI, l’America è il secondo paese più ignorante del mondo industrializzato. Allora, chi è il primo paese più ignorante? L’avete indovinato, è l’Italia.

3 commenti su “Troppo ignoranti per essere liberi”

  1. Più leggo Patrizia Tenda e più mi convinco che La Rivista Intelligente ha fatto centro. I suoi articoli sono eccellenti, informati, analitici e ficcanti.

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