C’è sempre qualcuno
più bello più bravo di te
fattene una ragione.
Sceso dalla bici
pensoso come un temporale
non potevi accettarlo.
Anche sui pedali
non eri il più forte.
Non sono un ragazzo cattivo
gridavi ingoiando moccio
e lacrime di dolore.
Arrivò l’autunno
cappelli sciarpe
svolazzanti
sulla tua bici veloce,
dolore alle ginocchia,
non voglio sentirlo
arrotando i denti
pedalavi di rabbia.
Il destino non aspetta,
più veloce delle ruote
ti prese i polmoni
e se li risputò.
Una bellezza dolorosa