Tre foto che non ho fatto

 

LA MECCA GIRASOLE. Oggi pomeriggio c’era una bella luce, non ho fatto alcune foto e te le descrivo.

– LA MECCA. C’è un mendicante marocchino tra via XX settembre e via Galata, a Genova, sempre inginocchiato su una stuoia con una ciotola davanti. Ritmicamente si piega in preghiera. Solo che si inchina sempre col sole in fronte, spostando ogni ora l’orientamento della stuoia. Abbronzatissimo e rugoso, non l’ho fotografato per simpatia.

– LA NEVE. Da spianata Castelletto, in direzione Lanterna, si vede neve sull’Appennino, ho resistito e ho lasciato la lumix sotto la pochette, nel taschino della giacca.

– JOGGING’. In c.so Italia, nel vento, ho incontrato post-iappi quarantenni in corsa in pantaloncini corti e scarpe tecniche: da dietro, sculettanti, avrebbero fatto una porca figura, però c’ho ripensato, mi sono acceso una sigaretta e mi son seduto a guardare il mare spazzato dalla tramontana; manco a dirlo era blu, ma quasi indigo al largo stando alla tavolozza Winsor and Newton.

 

«La verità è tutto ciò che le immagini non dicono», Rav Perugia in Persecuzione. Il fuoco amico dei ricordi, di Alessandro Piperno.

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