Zen da bar

 

Con il dissenno del prima o poi.

Sono seduto al tavolo del bar con il mio migliore amico.
A quest’ora ci prendiamo una pausa e una birra.
È teso, pensieroso, distante. Non è qui.
– a cosa stai pensando bro?
– eh? uff alla relazione che devo discutere domani.
– ho capito. e questo ti mette ansia, lo vedo.
– non puoi capire quanto. anzi scappo che devo recuperare tempo. a domani.

Sono seduto al tavolo del bar con il mio migliore amico.
A quest’ora ci prendiamo una pausa e una birra.
È teso, pensieroso, distante. Non è qui.
– a cosa stai pensando bro?
– eh? niente… mi ha telefonato la mia ex e non riesco a togliermi dalla testa certi ricordi.
– capisco. la tua nostalgia e la tua rabbia ti si leggono negli occhi.
– si, non riesco a non pensarci. Anzi, che ne dici di un’altra birra? magari mi aiuta a staccare la spina.
– vada per un’altra, ma a una condizione.
– ahaha sì. che paghi tu.
– dai beviti ‘sta birra e pensala.
– cazzo stai dicendo bro? ti ho appena detto che…
– no, non devi pensare a lei, ma a quello che stai facendo.
bevi e pensa che stai bevendo, senti la freschezza, senti quel sapore amaro che ti piace tanto.
ok a cosa stai pensando ora?
– che domanda! che è buona no?
– e come ti senti?
– bene, perché?
– perché finalmente vivi bro. adesso.
. la sofferenza sta tutta lì. passato e futuro non esistono se non nella tua mente che ti inganna, visto che ogni momento realmente vissuto è quello presente, sempre.non nel passato che ci tiene legati e immobili, non nel futuro che ci spinge oltre, ci illude e crea ansia

– ………..
– ah, finiscila pure con calma e paga ‘sto giro. non prima o poi però. Adesso

 

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