La bambola dei pazzi

 

Prendete delle pezze (a Roma ve le danno volentieri anche gratis, ma ovunque è uguale). Fate dei malloppi tondi come un’arancia. Se siete troppo spremuti, riempite le bucce con carta straccia (come vi sentite il lunedì mattina, fai conto).
Una volta fatte delle belle palle… cucitele tra loro come fossero testa e corpo. Quindi fate quattro salsicciotti con le presine bruciate, tanto non vi servono più. Cucite due delle salsicce tra collo e corpo e le altre due sotto la pallotta più grossa. Ora prendete la camicia con cui andavate a lavorare e tagliatela a mo’ di grembiulino grandezza Topo Gigio. Per gli occhi usate due centesimi. Per piangere usate gli occhi personali.
Quindi fate due bei cerchi rossi sulle gote della palla-testa e tagliate la spugna della doccia a strisciolone corte. Incollatele sulla capoccia dell’orrido pupazzo e quando è tutto ben asciutto e saldo, abbracciatevi forte a questo totem infame prima di spedirlo a chi vi sta antipatico. Ok, a questo punto non avrete fatto nulla di utile, anzi, ma almeno avete letto un testo interessante su come passare il tempo in questo periodo. Buona giornata.

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