Difficile credere che Eric Clapton, Jack Bruce e Ginger Baker, in arte Cream, conoscessero la stupenda tela di Eugène Delacroix in cui il pittore rappresenta una scena dell’Antico Testamento: Giacobbe, in viaggio per incontrare il fratello Esaù (con cui non è notoriamente in buoni rapporti per una questione di lenticchie e primogenitura), è ritratto mentre affronta un misterioso angelo e ingaggia con lui una lotta acerrima sì, ma che sembra quasi svolgersi a passo di danza.
Penserete che sia fuori tema rispetto alla copertina di questo storico vinile del 1969, intitolato a ragion veduta Goodbye in quanto quarta e ultima fatica discografica del celebre power trio rock-blues. Ma forse non è così.
Sulla copertina, ideata dallo studio di Alan Alridge, il formidabile gruppo inglese appare, argentovestito, nella tipica posa di uscita da uno spettacolo dal sapore vaudeville, con tanto di cilindro e bastone. All’interno invece prevale il gusto macabro di Roger Hane, brillante illustratore americano: per ogni canzone del disco una pietra tombale, col titolo “scolpito”. Appena cinque anni dopo il destino si prenderà la sua rivincita e il povero Hane, appena trentaseienne, troverà la morte in pieno Central Park, a seguito di una violenta aggressione per rapina.
Ma torniamo al quadro di Delacroix. Dovete sapere che i Cream, band leggendaria ma di breve durata, sfoderarono nel loro pas d’adieu un gioiello tra i più sfolgoranti: l’inno generazionale Badge.
E che Eric Clapton e il beatle George Harrison erano amici di vecchia data. Un’amicizia contorta ma profonda, nata e cresciuta tra meravigliosi riff e magici assoli di chitarra intorno all’amore per la stessa donna, l’affascinante modella Pattie Boyd.
Ci piace dunque immaginare che l’ Angelo Misterioso, appellativo (in italiano) sotto cui si cela, in “Badge”, la partecipazione proprio di George Harrison ─ protagonista con Clapton uno dei più entusiasmanti duetti di chitarra della storia del rock ─ sia proprio quello dipinto da Delacroix. Un duello titanico, ma in qualche modo rispettoso, quasi gentile, tra amici veri. Quasi fratelli.