Addio Margot

“Il mio nome è Sarebbe-potuto-essere; mi chiamo anche non-più, Troppo-tardi, Addio.”
Questa frase di Dante Gabriel Rossetti da mesi si poteva leggere sul profilo Facebook di Margot, voce femminile e anima dei Cantacronache, quel gruppo di intellettuali che insieme a Sergio Liberovici e a Michele L. Straniero, alla fine degli anni ’50, decisero di formare un collettivo con l’idea di rinnovare la canzone italiana, coniugando cronaca e cultura con impegno politico. Poi, l’annuncio della sua morte.

“… Per qualche canzonetta d’occasione dovrei essere ricordata?…” No cara Margot, ti ricorderemo per la tua meravigliosa voce, per i tuoi versi, per quelli di Franco Fortini, Italo Calvino, Edoardo Sanguinetti, Guido Gozzano e di tanti altri a cui hai dato nuova vita con la tua musica, per aver inciso “più di quanto non si pensi sul costume musicale italiano” (Umberto Eco)

Per cosa dovrei essere ricordata?

Cantacronache.

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